Come ogni inizio anno, arrivano le statistiche dati dell’anno precedente e fra le più curiose merita certamente attenzione quella relativa agli interventi di riparazione e manutenzione: le richieste di assistenza tecnica hanno dimostrato che gli italiani hanno bisogno di supporto tecnico ogni giorno della settimana, week end compresi. Nello specifico, fra gli oggetti privilegiati delle riparazioni, troviamo al primo posto la tv, seguita dall’antenna televisiva, dal computer e dal cellulare (in questo caso il vetro del telefono rappresenta il motivo principale del guasto).
A cambiare però, rispetto al passato, non è la tipologia della richiesta quanto l’offerta verso il cliente. Non è una novità, infatti, che il mondo delle riparazioni nel nostro paese ha incentivato ed è stato protagonista dell’ormai noto fenomeno dell’economia sommersa e delineato un quadro dove diventa difficile orientarsi fra chi esercita la professione in maniera seria e chi in maniera improvvisata; per questa ragione l’offerta di assistenza verso il cliente sembra dallo scorso anno aver cambiato rotta inaugurando una nuova tendenza, ovvero, la costituzione di centri politecnici di assistenza al cliente. Queste nuove realtà rappresentano dei centri di assistenza che riuniscono varie figure professionali, dall’elettricista al tecnico informatico, dal muratore al meccanico; sono presenti principalmente al nord ma stanno gradualmente prende piede in tutta la penisola.
Valore aggiunto del centro politecnico è che riunisce figure che, oltre ad essere dei professionisti, vengono sottoposte a continui corsi di formazione che il centro può impartire su richiesta anche per aziende che hanno bisogno di formare il personale. In un certo senso i nuovi centri di assistenza politecnici operano in maniera similare al coworking (stile lavorativo ispirato alla condivisione dell’ambiente di lavoro), ma applicando il concetto di condivisione al mondo delle riparazioni e differenziandosi da esso per una maggiore continuità lavorativa.
I meriti apportati con l’apertura di questi centri sono vari: in primo luogo, sul versante del cliente, viene offerta un’assistenza che non è subordinata al possedimento della garanzia del prodotto. In secondo luogo, viene in parte arginato il fenomeno dell’economia sommersa, il prezzo della riparazione viene concordato prima e viene favorita al contempo una riscossa di quei mestieri verso cui l’offerta formativa era davvero ridotta, se non inconsistente. In terzo luogo, infine, essendo gli interventi di riparazione e manutenzione fortemente richiesti a livello quotidiano (compreso il week end), l’apertura di un centro di riparazione politecnico si traduce in una vero e proprio affare, sia per il titolare che per i suoi dipendenti.